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Francesco e Stefano, collaborano musicalmente da sempre, essendo fratelli oltre che colleghi. Solisti a livello internazionale sono membri fondatori del Trio Albatros Ensemble e del quartetto DuePiùDue – due tra i gruppi cameristici più interessanti nel panorama cameristico nazionale e internazionale – e vantano collaborazioni con alcuni dei più signicativi compositori moderni e contemporanei. Entrambi sono plurilaureati in prestigiose istituzioni musicali e universitarie europee e si sono esibiti in importanti teatri e sale da concerto in Austria, Cile, Cina, Colombia, Croazia, Estonia, Francia, Hong-Kong, Italia, Perù, Regno Unito, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Svizzera e Turchia, ottenendo riconoscimenti entusiastici sia dal pubblico che dalla critica.
I loro repertori spaziano dal ‘700 alla musica contemporanea, con particolare attenzione al repertorio ottocentesco e alla scoperta di partiture inedite e di compositori ingiustamente dimenticati. Entrambi sono anche impegnati insegnanti e attualmente fanno parte dello sta docente del Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova e “Arcangelo Corelli” di Messina. Sono gli ideatori e organizzatori del Festival-Masterclass “LeAltreNo- te”, evento internazionale che si svolge in Valtellina.
Nel 2015, cinquantenario della morte di Giorgio Federico Ghedini, Francesco e Stefano hanno tenuto una serie di concerti dedicati al Maestro e, oltre al concerto per violino e orchestra (“Il belprato”) e a quello per auto e orchestra (Sonata da concerto), hanno avuto il privilegio di eseguire anche il doppio concerto “dell’Alderina” per auto, violino e orchestra dopo 65 anni dalla prima e unica esecuzione. Francesco e Stefano hanno collaborato come solisti con diverse compagini orchestrali: Orchestre di Aarad e Kosice, Filarmonica di Torino, Orchestra della Provincia di Catanzaro, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra da camera “Gli Armonici”, Orchestra da camera “Bartolomeo Bruni”, Orchestra da camera “Stesichoros”, Orchestra Sinfonica di San Remo, Orchestra Accademia della Filarmonica di San Pietroburgo, Symphonia della Royal Academy of Music di Londra, Orchestra della Svizzera italiana, Orchestra Sinfonica “Arturo Toscanini”.
Hanno realizzato numerose prime registrazioni mondiali per la casa discogra ca Stradivarius, sia per strumento solista (Friedrich Kuhlau, Saverio Mercadante, Henri Vieuxtemps) che come solisti con orchestra (Giorgio Federico Ghedini e Gian Francesco Malipiero) che in duo con pianoforte (Louis Spohr) che in trio (Bohuslav Martinů e Nino Rota). Sempre in prima registrazione, per Brilliant Classics, è uscito recentemente un doppio CD con musiche di Giuseppe Maria Cambini (quartetto DuePiùDue) e a breve la stessa etichetta pubblicherà le musiche di Leo Orenstein per violino e pianoforte e quelle per flauto e pianoforte.
Francesco suona su tre bei violini: un Gaetano Gadda (1930 circa), un Giacomo & Leandro Bisiach (1962) e un Giuseppe & Antonio Gagliano (1790-1805 circa), generosamente prestatogli dalla famiglia del grande direttore d’orchestra Gino Marinuzzi. Possiede due preziosi archi di Benoit Rolland e un Eugène Sartory del 1930 donatogli da un anonimo ammiratore. Stefano, oltre ad essere ambasciatore dei auti AZUMI in Italia, è artista Yamaha international. Suona due preziosi auti Yamaha in legno e oro.

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Incanto sonoro per flauto e violino all’Oratorio San Cristoforo col duo dei fratelli Parrino al Bibiena Art Festival in un viaggio musicale ideale che attraversa classiche suggestioni. Stefano e Francesco, pacificamente “armati” di flauto e violino, si sono presentati sul palco piacentino sfidando idealmente con il loro talento un’Adunata nazionale degli alpini ormai agli sgoccioli: mentre in piazza si svolgeva la cerimonia conclusiva dell’ammaina bandiera, i due artisti hanno fatto sognare il selezionato pubblico di esperti e autentici appassionati di musica classica con un concerto di rara bellezza e di intense suggestioni. Il motivo è presto detto: è bastato dare un’occhiata al programma che il Duo Parrino aveva pensato per Il motivo è presto detto: è bastato dare un’occhiata al programma che il Duo Parrino aveva pensato per la serata per rendersi conto che a essere proposto non sarebbe stato il consueto repertorio che un binomio di violino e flauto di solito offre. Stavolta no: Stefano e Francesco Parrino hanno pensato di dare agli spettatori della loro performance l’occasione di un viaggio ideale attraverso le suggestioni di epoche e Paesi diversi. Ecco allora il Duo in Sol maggiore Bi 247 di Alessandro Rolla che con i due movimenti “Andante sostenuto” e “Allegretto” ha portato gli ascoltatori nelle atmosfere a cavallo fra Settecento e Ottocento, mentre con il brano successi-vo, un intenso Ciglio II composto nel 1984 da Franco Donatoni, i due interpreti hanno compiuto un salto temporale di un paio di secoli che non ha mancato di stupire e poi di ammaliare letteralmente il pubblico. Un altro “balzo” all’indietro, ancora nel periodo a cavallo fra il X- VIII e il XIX secolo, è stato quello fatto con l’esecuzione di un brano di Bartolomeo Campagnoli, compositore vissuto appunto tra il 1751 e il 1827: di lui il Duo Parrino ha eseguito il bel Duo in Mi maggiore op. 2 n. 1 nei due tempi “Allegro” e “Rondò”, mentre di Antonella Barbarossa, compositrice tuttora vivente, è stato proposto il magniloquente Amor servi, composizione di recentissima ideazione ma tutta intessuta di richiami e di riprese ai grandi maestri della composizione strumentale. A chiudere una serata decisamente intensa è stato il Duo in Famaggiore op.5n.2di Ignaz Pleyel che i Parrino hanno suonato integralmente con i suoi tre movimenti (“Allegro moderato”, “Menuetto - Trio” e “Andante. Tema con variazioni”). Calorosi e prolungati sono stati gli applausi che hanno letteralmente accolto i due strumentisti, accompagnandoli anche nel corso della serata che per poco più di un’ora ha chiuso fuori dalla porta di San Cristoforo fanfare e marcette a favore di suggestioni più ammalianti e soavi.
(Betty Paraboschi, Il Gazzettino di Piacenza, 14/05/20 13)

These performances, with the Parrino brothers, flautist Stefano and violinist Franesco as soloists, capture that lightness and economy of scale perfectly. An unexpected treat.
(Andrew Clements, The Guardian, 05/ 11/20 11)
Sono una meraviglia il nitore assorto e panteista del flauto di Stefano, il suono terso e dalle volatine ariose o di diamante del violino di Francesco che si fa serrato a dovere e dolorosamente partecipe lettura esemplare per come le complessità sono poeticamente risolte con agio nel Bel prato.(Alberto Cantù, Musica, luglio-agosto 20 10)Del Duo Parrino è stato pubblicato recentemente il Cd “Concerto all’aperto”, edito dalla casa discografica Stradivarius, che raccoglie musiche di Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), musicista piemontese che Quirino Principe definisce “un grande protagonista della musica europea nata nel XX secolo”. Il Cd contiene tre opere magistralmente eseguite dai fratelli Parrino, degnamente accompagnati dall’orchestra da camera Stesichoros, sotto la sapiente direzione di Francesco Di Mauro. Sonata da concerto (1958) per ?auto e orchestra, Concerto detto “L’Alderina” (1950) per flauto, violino e orchestra, e Concerto detto “Il belprato” (1947), per violino e orchestra, sono gioielli musicali di pregevole fattura e di piacevole fruizione. La veste grafica è raffinatissima. La copertina di Lisa Ponti, figlia del grandissimo Gio Ponti, racchiude in sé quella semplicità di tratti e colori che rende possibile l’immediata comunicazione del messaggio quasi bucolico delle musiche di Ghedini. Il progetto e la realizzazione di questo lavoro discografico sono stati curati in prima persona da Francesco Parrino, il cui acume culturale e musicale evidentemente non fallisce un colpo: anche questo è un disco da non perdere. Il Duo Parrino ha deliziato il pubblico presen-tando un programma contemporaneo alquanto raffinato, con apprezzabili incursioni nel repertorio barocco e ottocentesco.Il concerto si è aperto con una selezione di INVENZIONI A DUE VOCI per flauto e violino di J. S. Bach/Stefano Gervasoni. A seguire sono stati eseguiti brani di J. S. Bach (PARTITA III BWV 1006 per violino solo), Alessandro Rolla (DUETTO per ?auto e violino), Fabrizio Festa (FORGET ME NOT per flauto e violino), Franco Donatoni (CIGLIO II per flauto e violino), Giuseppe Saverio Merca-dante (ARIA VARIATA, tre CAPRICCI per flauto solo) e Andrea Talmelli (EQUAZIONE A DUE INCOGNITE per ?auto e violino) che, giunto durante l’esecuzione del suo brano, ha ritenuto doveroso nei confronti del pubblico raccontare la genesi della sua opera e spiegarne il titolo. Francesco Parrino e Stefano Parrino hanno dato grande prova dell’alta professionalità che li contraddistingue. Un’eccezionale interpretazione che scaturisce da un’impeccabile preparazione tecnica unita a grande sensibilità musicale e totale affiatamento.
(Annamaria Casale, Messinawebtv, 28/05/ 10)

(Betty Paraboschi, Il Gazzettino di Piacenza, 14/05/2013)
These performances, with the Parrino brothers, autist Stefano and violinist Franesco as soloists, capture that lightness and economy of scale perfectly. An unexpected treat.
(Andrew Clements, The Guardian, 05/11/2011)
Sono una meraviglia il nitore assorto e panteista del auto di Stefano, il suono terso e dalle volatine ariose o di diamante del violino di Francesco che si fa serrato a dovere e dolorosamente partecipe lettura esemplare per come le complessità sono poeticamente risolte con agionel Bel prato.
(Alberto Cantù, Musica, luglio-agosto 2010)
Del Duo Parrino è stato pubblicato recentemente il Cd “Concerto all’aperto”, edito dalla casa discogra ca Stradivarius, che raccoglie musiche di Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), musicista piemontese che Quirino Principe de nisce “un grande protagonista della musica europea nata nel XX secolo”. Il Cd contiene tre opere magistralmente eseguite dai fratelli Parrino, degnamente accompagnati dall’orchestra da camera Stesichoros, sotto la sapiente direzione di Francesco Di Mauro. Sonata da concerto (1958) per auto e orchestra, Concerto detto “L’Alderina” (1950) per auto, violino e orchestra, e Concerto detto “Il belprato” (1947), per violino e orchestra, sono gioielli musicali di pregevole fattura e di piacevole fruizione. La veste gra ca è ra natissima. La copertina di Lisa Ponti, glia del grandissimo Gio Ponti, racchiude in sé quella semplicità di tratti e colori che rende possibile l’immediata comunicazione del messaggio quasi bucolico delle musiche di Ghedini. Il progetto e la realizzazio- ne di questo lavoro discogra co sono stati curati in prima persona da Francesco Parrino, il cui acume culturale e musicale evidentemente non fallisce un colpo: anche questo è un disco da non perdere. Il Duo Parrino ha deliziato il pubblico presen- tando un programma contemporaneo alquanto ra nato, con apprezzabili incursioni nel repertorio barocco e ottocentesco. Il concerto si è aperto con una selezione di INVENZIONI A DUE VOCI per auto e violino di J. S. Bach/Stefano Gervasoni. A segui- re sono stati eseguiti brani di J. S. Bach (PARTITA III BWV 1006 per violino solo), Alessandro Rolla (DUETTO per auto e violino), Fabrizio Festa (FORGET ME NOT per auto e violino), Franco Donatoni (CIGLIO II per auto e violino), Giuseppe Saverio Merca- dante (ARIA VARIATA, tre CAPRICCI per auto solo) e Andrea Talmelli (EQUAZIONE A DUE INCOGNITE per auto e violino) che, giunto durante l’esecuzione del suo brano, ha ritenuto doveroso nei confronti del pubblico raccontare la genesi della sua opera e spiegarne il titolo. Francesco Parrino e Stefano Parrino hanno dato grande prova dell’alta professionalità che li contraddistingue. Un’eccezionale interpretazione che scaturisce da un’impeccabile preparazione tecnica unita a grande sensi- bilità musicale e totale a atamento.
(Annamaria Casale, Messinawebtv, 28/05/10)

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Flauto e Violino
Barbarossa, Antonella Amor servi
Berio, Luciano Selezione di Duo
Campagnoli, Bartolomeo Sei duo Op. 2
Donatoni, Franco Ciglio II
Gasparin, Paolo Tema e variazioni sopra un tema di Nino Rota
Pleyel, Ignaz Nove duo
Rolla, Alessandro sei duos
Taccani, Giorgio Colombo Luz

Flauto, violino e orchestra
Campagnoli, Bartolomeo Concerto
Cimarosa, Domenico Concerto
Čerepnin, Aleksandr Nikolaevič
Concerto
Françaix, Jean Musique de cour
Ghedini, Giorgio Federico Concerto “dell’Alderina”
Holst, Gustav Fugal Concerto
Martinů, Bohuslav Concerto
Milhaud, Darius Concerto
Vivaldi, Antonio Sei doppi concerti


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Siendo hermanos a la par que colegas, Francesco y Stefano Parrino han colaborado siempre en el ámbito musical. Son conocidos como solistas internacionales de gran talento y complicidad musical así como fundadores de miembros del “Trio Albatros Ensemble” y del cuarteto “DuePiùDue”, dos de las agrupaciones camerísticas más interesantes de los escenarios italianos y a nivel internacional. Del mismo modo también han colaborado con algunos de los compositores más relevantes en el ámbito de la música moderna y contemporánea.
Ambos han obtenido sus respectivas carreras en algunas de las universidades más prestigiosas de Europa y han actuado en importantes teatros y salas de concierto en Austria, Chile, China, Colombia, Croacia, Estonia, Francia, Hong-Kong, Italia, Perú, Rumanía, Rusia, Eslovenia, España, Suiza, Turquía y Reino Unido, recibiendo gran cantidad de críticas positivas, tanto por parte del público como de críticos musicales.
Su repertorio comprende desde música del siglo XVIII hasta contemporánea, con especial énfasis en la música del siglo XIX y el descubrimiento de la música de compositores nuevos menos conocidos. Tanto Francesco como Stefano Parrino son reconocidos profesores y pedagogos en los conservatorios “Niccol Paganini” de Genoa y “Arcangello Corelli” de Messina (Italia) respectivamente. Además son fundadores y organizadores del Festival de Masterclasses “LeAltreNote”, evento internacional que tiene lugar en Valtellina (Italia).
En el año 2015, año que rememora el cincuenta aniversario de la muerte de Giorgio Federico Ghedini’s, Francesco y Stefano Parrino fueron protagonistas de una serie de conciertos en su honor, en los que, además de interpretar el concierto para violín “Il belprato” y el concierto para flauta “Sonata da Concerto), fueron los privilegiados de interpretar el concierto “dell’Alderina” para flauta, violín y orquesta de cuerda por primera vez en sesenta y cinco años desde su única interpretación.
Los hermanos Parrino han colaborado como solistas con diversas orquestas como: “The Ensembles of Aarad and Kosice”, Orquesta Filarmónica de Turín, Orquesta de la provincia de Catanzaro, Orquesta Sinfónica Siciliana así como las orquestas de cámara “Armonici”, “Bartolomeo Bruni” y “Stesicfhoros” , “San Remo Synphony”, la “Academic Orchestra de la Orquesta Filarmónica de San Petesburgo” , “the Symphonia of the London Royal Academy of Music”, la “Suisse-Italian Radio Orchestra”, y la Orquesta Sinfónica “Arturo Toscanini”.
Por otro lado, han realizado diversas grabaciones el sello discográfico Stradivarius así como diversas piezas para solista (Friedrich Kuhlau, Saverio Mercadante, Henri Vieuxtemps), piezas para solista y orquesta (Giorgio Federico Ghedini, y Gian Francesco Malipiero), duos con piano (Louis Spohr) piezas en trío (Bohuslav Martinù y Nino Rota). Asimismo, otro estreno de gran importancia fue el doble CD con los cuartetos para flauta de Giuseppe Maria Cambini (Quartetto DuePiùDue), que recientemente se ha dado a conocer como Brilliant Classics, sello discográfico que pronto lanzará obras de Leo Ornstein para violín y piano, así como para flauta y piano.
Francesco toca tres magníficos viollines: un Gaetano Gadda (1930), un Giacomo & Leandro Bisiach (1962) y un Giuseppe & Antonio Gagliano (1790-1805) que le ha sido prestado generosamente por los herederos del gran director Gino Marinuzzi. Tamnbién es poseedor de dos arcos hechos por Benoit Rolland (1930) y Eugène Sartory, regalados por un admirador anónimo. Por su parte, Stefano, además de ser representante de las flautas Azumi en Italia, es un artista internacional Yamaha. Toca dos flautas Yamaha de madera y oro.

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Incanto sonoro per flauto e violino all’Oratorio San Cristoforo col duo dei fratelli Parrino al Bibiena Art Festival in un viaggio musicale ideale che attraversa classiche suggestioni. Stefano e Francesco, pacificamente “armati” di flauto e violino, si sono presentati sul palco piacentino sfidando idealmente con il loro talento un’Adunata nazionale degli alpini ormai agli sgoccioli: mentre in piazza si svolgeva la cerimonia conclusiva dell’ammaina bandiera, i due artisti hanno fatto sognare il selezionato pubblico di esperti e autentici appassionati di musica classica con un concerto di rara bellezza e di intense suggestioni. Il motivo è presto detto: è bastato dare un’occhiata al programma che il Duo Parrino aveva pensato per Il motivo è presto detto: è bastato dare un’occhiata al programma che il Duo Parrino aveva pensato per la serata per rendersi conto che a essere proposto non sarebbe stato il consueto repertorio che un binomio di violino e flauto di solito offre. Stavolta no: Stefano e Francesco Parrino hanno pensato di dare agli spettatori della loro performance l’occasione di un viaggio ideale attraverso le suggestioni di epoche e Paesi diversi. Ecco allora il Duo in Sol maggiore Bi 247 di Alessandro Rolla che con i due movimenti “Andante sostenuto” e “Allegretto” ha portato gli ascoltatori nelle atmosfere a cavallo fra Settecento e Ottocento, mentre con il brano successi-vo, un intenso Ciglio II composto nel 1984 da Franco Donatoni, i due interpreti hanno compiuto un salto temporale di un paio di secoli che non ha mancato di stupire e poi di ammaliare letteralmente il pubblico. Un altro “balzo” all’indietro, ancora nel periodo a cavallo fra il X- VIII e il XIX secolo, è stato quello fatto con l’esecuzione di un brano di Bartolomeo Campagnoli, compositore vissuto appunto tra il 1751 e il 1827: di lui il Duo Parrino ha eseguito il bel Duo in Mi maggiore op. 2 n. 1 nei due tempi “Allegro” e “Rondò”, mentre di Antonella Barbarossa, compositrice tuttora vivente, è stato proposto il magniloquente Amor servi, composizione di recentissima ideazione ma tutta intessuta di richiami e di riprese ai grandi maestri della composizione strumentale. A chiudere una serata decisamente intensa è stato il Duo in Famaggiore op.5n.2di Ignaz Pleyel che i Parrino hanno suonato integralmente con i suoi tre movimenti (“Allegro moderato”, “Menuetto - Trio” e “Andante. Tema con variazioni”). Calorosi e prolungati sono stati gli applausi che hanno letteralmente accolto i due strumentisti, accompagnandoli anche nel corso della serata che per poco più di un’ora ha chiuso fuori dalla porta di San Cristoforo fanfare e marcette a favore di suggestioni più ammalianti e soavi.
(Betty Paraboschi, Il Gazzettino di Piacenza, 14/05/20 13)

These performances, with the Parrino brothers, flautist Stefano and violinist Franesco as soloists, capture that lightness and economy of scale perfectly. An unexpected treat.
(Andrew Clements, The Guardian, 05/ 11/20 11)
Sono una meraviglia il nitore assorto e panteista del flauto di Stefano, il suono terso e dalle volatine ariose o di diamante del violino di Francesco che si fa serrato a dovere e dolorosamente partecipe lettura esemplare per come le complessità sono poeticamente risolte con agio nel Bel prato.(Alberto Cantù, Musica, luglio-agosto 20 10)Del Duo Parrino è stato pubblicato recentemente il Cd “Concerto all’aperto”, edito dalla casa discografica Stradivarius, che raccoglie musiche di Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), musicista piemontese che Quirino Principe definisce “un grande protagonista della musica europea nata nel XX secolo”. Il Cd contiene tre opere magistralmente eseguite dai fratelli Parrino, degnamente accompagnati dall’orchestra da camera Stesichoros, sotto la sapiente direzione di Francesco Di Mauro. Sonata da concerto (1958) per ?auto e orchestra, Concerto detto “L’Alderina” (1950) per flauto, violino e orchestra, e Concerto detto “Il belprato” (1947), per violino e orchestra, sono gioielli musicali di pregevole fattura e di piacevole fruizione. La veste grafica è raffinatissima. La copertina di Lisa Ponti, figlia del grandissimo Gio Ponti, racchiude in sé quella semplicità di tratti e colori che rende possibile l’immediata comunicazione del messaggio quasi bucolico delle musiche di Ghedini. Il progetto e la realizzazione di questo lavoro discografico sono stati curati in prima persona da Francesco Parrino, il cui acume culturale e musicale evidentemente non fallisce un colpo: anche questo è un disco da non perdere. Il Duo Parrino ha deliziato il pubblico presen-tando un programma contemporaneo alquanto raffinato, con apprezzabili incursioni nel repertorio barocco e ottocentesco.Il concerto si è aperto con una selezione di INVENZIONI A DUE VOCI per flauto e violino di J. S. Bach/Stefano Gervasoni. A seguire sono stati eseguiti brani di J. S. Bach (PARTITA III BWV 1006 per violino solo), Alessandro Rolla (DUETTO per ?auto e violino), Fabrizio Festa (FORGET ME NOT per flauto e violino), Franco Donatoni (CIGLIO II per flauto e violino), Giuseppe Saverio Merca-dante (ARIA VARIATA, tre CAPRICCI per flauto solo) e Andrea Talmelli (EQUAZIONE A DUE INCOGNITE per ?auto e violino) che, giunto durante l’esecuzione del suo brano, ha ritenuto doveroso nei confronti del pubblico raccontare la genesi della sua opera e spiegarne il titolo. Francesco Parrino e Stefano Parrino hanno dato grande prova dell’alta professionalità che li contraddistingue. Un’eccezionale interpretazione che scaturisce da un’impeccabile preparazione tecnica unita a grande sensibilità musicale e totale affiatamento.
(Annamaria Casale, Messinawebtv, 28/05/ 10)

(Betty Paraboschi, Il Gazzettino di Piacenza, 14/05/2013)
These performances, with the Parrino brothers, autist Stefano and violinist Franesco as soloists, capture that lightness and economy of scale perfectly. An unexpected treat.
(Andrew Clements, The Guardian, 05/11/2011)
Sono una meraviglia il nitore assorto e panteista del auto di Stefano, il suono terso e dalle volatine ariose o di diamante del violino di Francesco che si fa serrato a dovere e dolorosamente partecipe lettura esemplare per come le complessità sono poeticamente risolte con agionel Bel prato.
(Alberto Cantù, Musica, luglio-agosto 2010)
Del Duo Parrino è stato pubblicato recentemente il Cd “Concerto all’aperto”, edito dalla casa discogra ca Stradivarius, che raccoglie musiche di Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), musicista piemontese che Quirino Principe de nisce “un grande protagonista della musica europea nata nel XX secolo”. Il Cd contiene tre opere magistralmente eseguite dai fratelli Parrino, degnamente accompagnati dall’orchestra da camera Stesichoros, sotto la sapiente direzione di Francesco Di Mauro. Sonata da concerto (1958) per auto e orchestra, Concerto detto “L’Alderina” (1950) per auto, violino e orchestra, e Concerto detto “Il belprato” (1947), per violino e orchestra, sono gioielli musicali di pregevole fattura e di piacevole fruizione. La veste gra ca è ra natissima. La copertina di Lisa Ponti, glia del grandissimo Gio Ponti, racchiude in sé quella semplicità di tratti e colori che rende possibile l’immediata comunicazione del messaggio quasi bucolico delle musiche di Ghedini. Il progetto e la realizzazio- ne di questo lavoro discogra co sono stati curati in prima persona da Francesco Parrino, il cui acume culturale e musicale evidentemente non fallisce un colpo: anche questo è un disco da non perdere. Il Duo Parrino ha deliziato il pubblico presen- tando un programma contemporaneo alquanto ra nato, con apprezzabili incursioni nel repertorio barocco e ottocentesco. Il concerto si è aperto con una selezione di INVENZIONI A DUE VOCI per auto e violino di J. S. Bach/Stefano Gervasoni. A segui- re sono stati eseguiti brani di J. S. Bach (PARTITA III BWV 1006 per violino solo), Alessandro Rolla (DUETTO per auto e violino), Fabrizio Festa (FORGET ME NOT per auto e violino), Franco Donatoni (CIGLIO II per auto e violino), Giuseppe Saverio Merca- dante (ARIA VARIATA, tre CAPRICCI per auto solo) e Andrea Talmelli (EQUAZIONE A DUE INCOGNITE per auto e violino) che, giunto durante l’esecuzione del suo brano, ha ritenuto doveroso nei confronti del pubblico raccontare la genesi della sua opera e spiegarne il titolo. Francesco Parrino e Stefano Parrino hanno dato grande prova dell’alta professionalità che li contraddistingue. Un’eccezionale interpretazione che scaturisce da un’impeccabile preparazione tecnica unita a grande sensi- bilità musicale e totale a atamento.
(Annamaria Casale, Messinawebtv, 28/05/10)

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Flauta y Violin
Barbarossa, Antonella Amor servi
Berio, Luciano Selezion de Duos
Campagnoli, Bartolomeo Seis duos Op. 2
Donatoni, Franco Ciglio II
Gasparin, Paolo Tema e variazioni sopra un tema di Nino Rota
Pleyel, Ignaz Nueve duoa
Rolla, Alessandro seis duos
Taccani, Giorgio Colombo Luz

Flauta, violin y orquesta
Campagnoli, Bartolomeo Concierto
Cimarosa, Domenico Concierto
Čerepnin, Aleksandr Nikolaevič
Concierto
Françaix, Jean Musique de cour
Ghedini, Giorgio Federico CConcierto“dell’Alderina”
Holst, Gustav Fugal Concerto
Martinů, Bohuslav Concierto
Milhaud, Darius Concierto
Vivaldi, Antonio Conciertos


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Being brothers as well as colleagues, Francesco and Stefano Parrino have always collaborated musically. Soloists with international careers, they are also founding members of the Trio Albatros Ensemble and the Quartetto DuePiùDue – two of the most interesting ensembles in the Italian and international chamber scene – and boast collaborations with some of the most signifcant modern and contemporary composers. Both have obtained several degrees in prestigious European musical and university institutions and have performed in important theatres and concert halls in Austria, Chile, China, Colombia, Croatia, Estonia, France, Hong- Kong, Italy, Peru, Romania, Russia, Slovenia, Spain, Switzerland, Turkey and United Kingdom, receiving enthusiastic praise from the public and the critics alike.
Their repertoires span from eighteenth-century to contemporary music, with special attention to the nineteenth-century repertoire and the discovery of unjustly neglected works and composers. Both of them are busy pedagogues and are currently teaching sta at the Conservatories “Niccolò Paganini” of Genoa and “Arcangelo Corelli” in Messina. They are the founders and organisers of the Festival-Masterclass “LeAltreNote”, an international event that takes place in Valtellina (Italy).

In 2015, which marked the fiftieth anniversary of Giorgio Federico Ghedini’s death, Francesco and Stefano have given a series of concerts celebrating the composer and, together with the violin concerto (“Il belprato”) and the ute concerto (Sonata da concerto), have been privileged to perform Ghedini’s double concerto “dell’Alderina” for flute, violin and strings for the first time in sixty years, since its first and sole performance. Francesco and Stefano have collaborated as soloists with several orchestras: the ensembles of Aarad and Kosice, the Turin Philharmonic, the Orchestra of the Catanzaro Province, the Sicilian Symphony Orchestra, the “Armonici” Chamber Orchestra, the “Bartolomeo Bruni” Chamber Orchestra, the “Stesichoros” Chamber Orchestra, the San Remo Symphony, the Academic Orchestra of the St. Petersburg Philharmonic, the Symphonia of the London Royal Academy of Music, the Suisse-Italian Radio Orchestra, the “Arturo Toscanini” Symphony.
They have made numerous world première recordings for the Stradivarius label as soloists (Friedrich Kuhlau, Saverio Mercadante, Henri Vieuxtemps), soloists with orchestra (Giorgio Federico Ghedini and Gian Francesco Malipiero), in duo with piano (Louis Spohr) and in trio (Bohuslav Martinů and Nino Rota). Another world première, the double CD containing the ute quartets by Giuseppe Maria Cambini (Quartetto DuePiùDue), has recently been released by Brilliant Classics and the same record label will soon release Leo Ornstein’s works for violin and piano as well as for flute and piano.
Francesco plays on three beautiful violins: a Gaetano Gadda (circa 1930), a Giacomo & Leandro Bisiach (1962) and a Giuseppe & Antonio Gagliano (circa 1790-1805) that he has been generously lent by the heirs of the great conductor Gino Marinuzzi. He owns two precious bows made by Benoit Rolland and a 1930 Eugène Sartory he was given by an anonymous admirer. Stefano, beside being ambassador of AZUMI flutes in Italy, is a Yamaha International Artist. He plays two precious Yamaha wooden and golden flutes.

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Incanto sonoro per flauto e violino all’Oratorio San Cristoforo col duo dei fratelli Parrino al Bibiena Art Festival in un viaggio musicale ideale che attraversa classiche suggestioni. Stefano e Francesco, pacificamente “armati” di flauto e violino, si sono presentati sul palco piacentino sfidando idealmente con il loro talento un’Adunata nazionale degli alpini ormai agli sgoccioli: mentre in piazza si svolgeva la cerimonia conclusiva dell’ammaina bandiera, i due artisti hanno fatto sognare il selezionato pubblico di esperti e autentici appassionati di musica classica con un concerto di rara bellezza e di intense suggestioni. Il motivo è presto detto: è bastato dare un’occhiata al programma che il Duo Parrino aveva pensato per Il motivo è presto detto: è bastato dare un’occhiata al programma che il Duo Parrino aveva pensato per la serata per rendersi conto che a essere proposto non sarebbe stato il consueto repertorio che un binomio di violino e flauto di solito offre. Stavolta no: Stefano e Francesco Parrino hanno pensato di dare agli spettatori della loro performance l’occasione di un viaggio ideale attraverso le suggestioni di epoche e Paesi diversi. Ecco allora il Duo in Sol maggiore Bi 247 di Alessandro Rolla che con i due movimenti “Andante sostenuto” e “Allegretto” ha portato gli ascoltatori nelle atmosfere a cavallo fra Settecento e Ottocento, mentre con il brano successi-vo, un intenso Ciglio II composto nel 1984 da Franco Donatoni, i due interpreti hanno compiuto un salto temporale di un paio di secoli che non ha mancato di stupire e poi di ammaliare letteralmente il pubblico. Un altro “balzo” all’indietro, ancora nel periodo a cavallo fra il X- VIII e il XIX secolo, è stato quello fatto con l’esecuzione di un brano di Bartolomeo Campagnoli, compositore vissuto appunto tra il 1751 e il 1827: di lui il Duo Parrino ha eseguito il bel Duo in Mi maggiore op. 2 n. 1 nei due tempi “Allegro” e “Rondò”, mentre di Antonella Barbarossa, compositrice tuttora vivente, è stato proposto il magniloquente Amor servi, composizione di recentissima ideazione ma tutta intessuta di richiami e di riprese ai grandi maestri della composizione strumentale. A chiudere una serata decisamente intensa è stato il Duo in Famaggiore op.5n.2di Ignaz Pleyel che i Parrino hanno suonato integralmente con i suoi tre movimenti (“Allegro moderato”, “Menuetto - Trio” e “Andante. Tema con variazioni”). Calorosi e prolungati sono stati gli applausi che hanno letteralmente accolto i due strumentisti, accompagnandoli anche nel corso della serata che per poco più di un’ora ha chiuso fuori dalla porta di San Cristoforo fanfare e marcette a favore di suggestioni più ammalianti e soavi.
(Betty Paraboschi, Il Gazzettino di Piacenza, 14/05/20 13)

These performances, with the Parrino brothers, flautist Stefano and violinist Franesco as soloists, capture that lightness and economy of scale perfectly. An unexpected treat.
(Andrew Clements, The Guardian, 05/ 11/20 11)
Sono una meraviglia il nitore assorto e panteista del flauto di Stefano, il suono terso e dalle volatine ariose o di diamante del violino di Francesco che si fa serrato a dovere e dolorosamente partecipe lettura esemplare per come le complessità sono poeticamente risolte con agio nel Bel prato.(Alberto Cantù, Musica, luglio-agosto 20 10)Del Duo Parrino è stato pubblicato recentemente il Cd “Concerto all’aperto”, edito dalla casa discografica Stradivarius, che raccoglie musiche di Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), musicista piemontese che Quirino Principe definisce “un grande protagonista della musica europea nata nel XX secolo”. Il Cd contiene tre opere magistralmente eseguite dai fratelli Parrino, degnamente accompagnati dall’orchestra da camera Stesichoros, sotto la sapiente direzione di Francesco Di Mauro. Sonata da concerto (1958) per ?auto e orchestra, Concerto detto “L’Alderina” (1950) per flauto, violino e orchestra, e Concerto detto “Il belprato” (1947), per violino e orchestra, sono gioielli musicali di pregevole fattura e di piacevole fruizione. La veste grafica è raffinatissima. La copertina di Lisa Ponti, figlia del grandissimo Gio Ponti, racchiude in sé quella semplicità di tratti e colori che rende possibile l’immediata comunicazione del messaggio quasi bucolico delle musiche di Ghedini. Il progetto e la realizzazione di questo lavoro discografico sono stati curati in prima persona da Francesco Parrino, il cui acume culturale e musicale evidentemente non fallisce un colpo: anche questo è un disco da non perdere. Il Duo Parrino ha deliziato il pubblico presen-tando un programma contemporaneo alquanto raffinato, con apprezzabili incursioni nel repertorio barocco e ottocentesco.Il concerto si è aperto con una selezione di INVENZIONI A DUE VOCI per flauto e violino di J. S. Bach/Stefano Gervasoni. A seguire sono stati eseguiti brani di J. S. Bach (PARTITA III BWV 1006 per violino solo), Alessandro Rolla (DUETTO per ?auto e violino), Fabrizio Festa (FORGET ME NOT per flauto e violino), Franco Donatoni (CIGLIO II per flauto e violino), Giuseppe Saverio Merca-dante (ARIA VARIATA, tre CAPRICCI per flauto solo) e Andrea Talmelli (EQUAZIONE A DUE INCOGNITE per ?auto e violino) che, giunto durante l’esecuzione del suo brano, ha ritenuto doveroso nei confronti del pubblico raccontare la genesi della sua opera e spiegarne il titolo. Francesco Parrino e Stefano Parrino hanno dato grande prova dell’alta professionalità che li contraddistingue. Un’eccezionale interpretazione che scaturisce da un’impeccabile preparazione tecnica unita a grande sensibilità musicale e totale affiatamento.
(Annamaria Casale, Messinawebtv, 28/05/ 10)

(Betty Paraboschi, Il Gazzettino di Piacenza, 14/05/2013)
These performances, with the Parrino brothers, autist Stefano and violinist Franesco as soloists, capture that lightness and economy of scale perfectly. An unexpected treat.
(Andrew Clements, The Guardian, 05/11/2011)
Sono una meraviglia il nitore assorto e panteista del auto di Stefano, il suono terso e dalle volatine ariose o di diamante del violino di Francesco che si fa serrato a dovere e dolorosamente partecipe lettura esemplare per come le complessità sono poeticamente risolte con agionel Bel prato.
(Alberto Cantù, Musica, luglio-agosto 2010)
Del Duo Parrino è stato pubblicato recentemente il Cd “Concerto all’aperto”, edito dalla casa discogra ca Stradivarius, che raccoglie musiche di Giorgio Federico Ghedini (1892-1965), musicista piemontese che Quirino Principe de nisce “un grande protagonista della musica europea nata nel XX secolo”. Il Cd contiene tre opere magistralmente eseguite dai fratelli Parrino, degnamente accompagnati dall’orchestra da camera Stesichoros, sotto la sapiente direzione di Francesco Di Mauro. Sonata da concerto (1958) per auto e orchestra, Concerto detto “L’Alderina” (1950) per auto, violino e orchestra, e Concerto detto “Il belprato” (1947), per violino e orchestra, sono gioielli musicali di pregevole fattura e di piacevole fruizione. La veste gra ca è ra natissima. La copertina di Lisa Ponti, glia del grandissimo Gio Ponti, racchiude in sé quella semplicità di tratti e colori che rende possibile l’immediata comunicazione del messaggio quasi bucolico delle musiche di Ghedini. Il progetto e la realizzazio- ne di questo lavoro discogra co sono stati curati in prima persona da Francesco Parrino, il cui acume culturale e musicale evidentemente non fallisce un colpo: anche questo è un disco da non perdere. Il Duo Parrino ha deliziato il pubblico presen- tando un programma contemporaneo alquanto ra nato, con apprezzabili incursioni nel repertorio barocco e ottocentesco. Il concerto si è aperto con una selezione di INVENZIONI A DUE VOCI per auto e violino di J. S. Bach/Stefano Gervasoni. A segui- re sono stati eseguiti brani di J. S. Bach (PARTITA III BWV 1006 per violino solo), Alessandro Rolla (DUETTO per auto e violino), Fabrizio Festa (FORGET ME NOT per auto e violino), Franco Donatoni (CIGLIO II per auto e violino), Giuseppe Saverio Merca- dante (ARIA VARIATA, tre CAPRICCI per auto solo) e Andrea Talmelli (EQUAZIONE A DUE INCOGNITE per auto e violino) che, giunto durante l’esecuzione del suo brano, ha ritenuto doveroso nei confronti del pubblico raccontare la genesi della sua opera e spiegarne il titolo. Francesco Parrino e Stefano Parrino hanno dato grande prova dell’alta professionalità che li contraddistingue. Un’eccezionale interpretazione che scaturisce da un’impeccabile preparazione tecnica unita a grande sensi- bilità musicale e totale a atamento.
(Annamaria Casale, Messinawebtv, 28/05/10)

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Flute and Violin
Barbarossa, Antonella Amor servi
Berio, Luciano Selezione di Duo
Campagnoli, Bartolomeo Sei duo Op. 2
Donatoni, Franco Ciglio II
Gasparin, Paolo Tema e variazioni sopra un tema di Nino Rota
Pleyel, Ignaz Nove duo
Rolla, Alessandro sei duos
Taccani, Giorgio Colombo Luz

Flute, violin and orchestra
Campagnoli, Bartolomeo Concerto
Cimarosa, Domenico Concerto
Čerepnin, Aleksandr Nikolaevič
Concerto
Françaix, Jean Musique de cour
Ghedini, Giorgio Federico Concerto “dell’Alderina”
Holst, Gustav Fugal Concerto
Martinů, Bohuslav Concerto
Milhaud, Darius Concerto
Vivaldi, Antonio Sei doppi concerti